Preparazione del terreno – Il terreno deve essere lavorato ad una profondità di almeno 30 cm. Nella coltivazione in vaso, questi devono avere un diametro minimo di 25 cm e l’altezza deve essere relativamente abbondante : Altezza vaso = Diametro x 1,60 . Concimare con letame maturo o concime organico pellettato (compost, ecc…): Dosaggio = 4-8 kg/mq. Il concime va incorporato bene nel corso della lavorazione profonda. Successivamente il terreno va affinato, perché troppo zolloso, ed eventualmente irrigato quanto basta prima di effettuare il trapianto. Tra le buone pratiche di gestione della pianta va ricordata la pacciamatura del terreno che consiste nella copertura con teli di polietilene nero o colorato a seconda delle tipologie presenti in commercio, o materiali organici naturali (paglia, corteccia di pino, ecc…). Se si usano teli di plastica, questa operazione va fatta prima del trapianto, utilizzando strisce larghe circa 1 metro, forate oppure no, o teli di copertura totale. Su questi poi vanno creati i fori e le buche nel terreno dove mettere a dimora le piantine.
Ricordiamo i vantaggi della pacciamatura:
- Contenimento delle erbe infestanti;
- Ridotto consumo di acqua per irrigare;
- Maggiore precocità di raccolta (grazie al fatto che il terreno riscalda di più);
- Produzioni più abbondanti;
- Frutti puliti;
- Minore incidenza di malattie;
Il Trapianto – Quasi tutti i pomodori vanno trapiantati a distanza di 40 cm sulla fila e 100 cm tra le file, creando nel terreno piccole buche e avendo cura di accostare bene la terra alla radice della pianta, fino al colletto, senza coprire il punto d’innesto, nel caso di piante innestate! Le varietà di pomodoro a crescita indeterminata vanno da subito legate ad un tutore, poco dopo il trapianto, mentre quelle a crescita determinata non necessitano di alcun tutore. Subito dopo il trapianto irrigare abbondantemente le piante per favorire l’accostamento della terra alla radice e quindi garantire un buon l’attecchimento.
Gestione della pianta – Un’operazione fondamentale è la cosiddetta sfemminellatura, che consiste nello staccare i getti che si formano alle ascelle delle foglie (ossia dove le foglie si inseriscono sul fusto), in tal modo viene aumentata la produttività delle piante. Se siete un fumatore e le vostre dita sono sporche di tabacco lavatele bene prima di iniziare il lavoro oppure usate un coltello a serramanico. I pomodori sono molto sensibili al virus del tabacco e c’è pericolo che lo trasmettiate con le vostre dita. Alcune delle piante tenute a cespuglio tendono a produrre più foglie di quanto sia necessario, particolarmente quando si trovano in un buon terreno. Pressappoco all’inizio di luglio, controllatele attentamente perché potrebbe essere necessario defogliare i fusti che stanno producendo ancora fiori, spuntando anche gli steli perché essi non potrebbero ulteriormente dare frutti che matureranno prima della fine della stagione.
Acqua a volontà – La somministrazione dell’acqua pone sempre dei problemi: non vi sono regole rigide, ma è bene tenere a mente alcune norme generali. Quando trapiantate, date molta acqua alle piante; dopo di che, somministrate acqua soltanto saltuariamente, quando nuove radici iniziano a formarsi e si manifesta un nuovo sviluppo. Da questo momento in poi, aumentate la somministrazione d’acqua man mano che le piante crescono. Quando i frutti sono maturi è quasi inutile eccedere con l’acqua, ma quando la temperatura è elevata può essere necessario raddoppiare la somministrazione. Per le piante che si trovano nei cassoni o sotto altre protezioni, togliete i ripari e rimuovete i vetri di protezione quando la pioggia è imminente. Per le piante che si trovano sotto protezioni occorre ricordare che esse trarranno l’acqua di cui necessitano soltanto dai lati, dopo la penetrazione nel terreno dell’acqua d’irrigazione o piovana, quindi potrebbero avere esigenze maggiori di quelle coltivate in pieno campo.
La fruttificazione e la concimazione – Quando le piante sono in fioritura, è possibile facilitare l’allegagione dei frutti scuotendo leggermente verso mezzogiorno le aste di sostegno e le corde per favorire la caduta del polline. Per le piante nane o a cespuglio questo trattamento non è necessario. Iniziate a concimare quando i primi frutti cominciano ad ingrossarsi, usate un buon fertilizzante di tipo adatto, meglio se idrosolubile, attenendovi alle istruzioni indicate sul prodotto. Se avete preparato bene il terreno della coltura, le piante nane o a cespuglio non dovrebbero avere bisogno di concimazione; in particolare, se si esagera con i concimi, le piante a cespuglio tenderanno a produrre molto fogliame a discapito dei frutti.
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